Album: Marching out
Autore: Yngwie J. Malmsteen
Anno:1985
Genere: metal neoclassico
Etichetta: Polydor
Voto: 92/100
Secondo album di Malmsteen coi suoi
Rising Force. Quasi da subito ci si rende conto delle differenze dal
primo: un sound più tagliente e un carattere più aggressivo
contraddistinguono l'album Marching out.
Si apre con “Prelude”, preludio di
un altra pietra miliare nel metal anni 80, che parte subito forte con
“I'll see the light tonight”. Uno dei riff più conosciuti di
Malmsteen e proposto spesso nei live.
Subito in secondo piano si ode il
grande Soto. Dopo un album in cui si era fatto sentire poco, ora può
dare (e da) il meglio di se. L'album infatti, contrariamente al
primo, è prevalentemente cantato, solo due i pezzi strumentali (tre
considerando anche Prelude).
Terzo pezzo: “Don't let it end”.
Uno dei pezzi in cui la sopraccitata voce di Soto irrompe con maggior
aggressività. Il pezzo parte con un bellissimo arpeggio di
Malmsteen, pulito e calmo. Poi la batteria da la carica ed ecco che
la distorsione della Strato si fa sentire di nuovo. Si hanno 4 minuti
di energia pura.
Segue “Disciples of hell” con un
intro di chitarra classica molto bello. Il pezzo prosegue con un
altro riff piuttosto cattivo, sempre sulla carica emotiva dei
precedenti.
Quinto pezzo, un classico dello
svedese: “I am a viking”. Parte con un altro gran riff, più
tecnico dei precedenti. Il pezzo è molto cadenzato. L'assolo tira
molto. Particolare l'armonizzazione con cui si conclude il brano che
rende perfettamente l'idea dell'ondeggiare del mare.
Segue un pezzo strumentale "Overture
1383". Questo brano contrariamente a quanto ci si possa
aspettare non è una velocissima sequenza di note, ma è un pezzo
relativamente tranquillo, in cui Malmsteen da molto rilievo al suo
vibrato (caratteristica peculiare del Maestro e della sua chitarra
con manico scalopped) piuttosto che alla sua velocità. Idem per
l'ultimo pezzo, che da il nome all'album, anche questo strumentale.
Entrambi molto belli e ricchi di emozione, non vuoti tecnicismi.
Si riparte a tutta forza con
l'esplosiva “Anguish and fear”. In questo brano, oltre a
Malmsteen, risalta dando un'ottima prova di sé il batterista
Johansson. La carica continua con “On the run again”.
Quest'ultimo è un pezzo che personalmente adoro. La performance dal
vivo nel tour del 1985 è davvero esaltante, grazie ad una voce
implacabile ed un riff da paura.
Continuando si ascoltano altri due
pezzi molto belli, molto metallici, in cui la chitarra la fa da
padrona:"Soldier without Faith" e "Caught in the
Middle".
Così quest'album, nato dalla vena di
un 22enne con una passione travolgente per il metal e la musica
classica, giunge alla fine, regalando un altro capolavoro alla storia
della musica heavy metal.
TRACKLIST
1. "Prelude"
2. "I'll See the Light, Tonight"
3. "Don't Let It End"
4. "Disciples of Hell"
5. "I Am a Viking"
6. "Overture 1383"
7. "Anguish and Fear"
8. "On the Run Again"
9. "Soldier without Faith"
10. "Caught in the Middle"
11. "Marching Out"
CREDITS
Yngwie J. Malmsteen: Chitarre, Background Vocals, Moog Guitar Pedals
Jens Johansson: Tastiere
Anders Johansson: Batteria
Marcel Jacob: Basso
Jeff Scott Soto: Voce
1. "Prelude"
2. "I'll See the Light, Tonight"
3. "Don't Let It End"
4. "Disciples of Hell"
5. "I Am a Viking"
6. "Overture 1383"
7. "Anguish and Fear"
8. "On the Run Again"
9. "Soldier without Faith"
10. "Caught in the Middle"
11. "Marching Out"
CREDITS
Yngwie J. Malmsteen: Chitarre, Background Vocals, Moog Guitar Pedals
Jens Johansson: Tastiere
Anders Johansson: Batteria
Marcel Jacob: Basso
Jeff Scott Soto: Voce
Nessun commento:
Posta un commento