Incontrare Yngwie per la prima volta è un'esperienza interessante,
anche se leggermente preoccupante; è un uomo imponente, alto, ben fatto,
gentile fino ad un certo punto... è una persona che eventualmente
sembra nutrire simpatia per la tua conversazione e che mostra una solida
conoscenza dell'inglese. Oltre a questo, comunque, Yngwie appare
alquanto riservato, cauto e anche imprevedibile. Ci incontriamo prima
dello show, nel backstage, in un piccolo camerino arredato con un
divano, un amplificatore, una chitarra per allenarsi e un tavolo colmo
di cibi e bevande a cui Yngwie 'attinge' dall'inizio alla fine
dell'intervista. Ho parlato dell'imprevedibiltà, non è vero? Bene,
perché durante l'intervista è scattato in piedi due volte, dapprima
scagliando attraverso la stanza una lattina vuota e poi spargendo per il
camerino un pacchetto di M&Ms! Leggermente innervosito, devo
ammettere che mi ha indotto ad iniziare l'intervista con una domanda
facile e alquanto retorica...
- COM' E' ANDATO IL TOUR?
E' stato eccezionalmente di successo; abbiamo avuto il tutto esaurito quasi ad ogni concerto. Pensavo che il tour mondiale andasse bene, ma non così bene... c'è un feeling magnifico. E' stata davvero una 'passeggiata' molto tranquilla e spero che il tour nel resto dell'Europa vada così bene. Dovunque è stato grande, davvero, benché io pensi che i 2 concerti migliori siano stati nel Galles e a Manchester. Sfortunatamente non abbiamo potuto suonare in Scozia; mi sarebbe piaciuto, ma non abbiamo potuto perché avevamo un programma di date serrato e non c'era nessuno spazio disponibile. Sono stato davvero soddisfatto che tutte le nostre songs siano state bene accolte, non solo quelle tratte da "Odyssey", ma anche quelle dei miei precedenti albums. Mi ha soddisfatto anche la positiva accoglienza riservata agli strumentali... è bello sentire la musica stando in piedi, sai? Complessivamente, comunque, ho scoperto che siamo molto più popolari di quello che pensassi; lo so, l'ammontare delle vendite dell'album non è sbalorditivo, ma è definitivamente adeguato. L'unica nazione di cui sono stato scontento sono gli Stati Uniti, dove siamo stati gli headliners ma il più delle volte siamo riusciti ad attirare solo i 3 / 4 del pubblico. Sai, c'erano davvero troppe bands in giro per i tours.
- PENSI CHE QUANDO LA GENTE VIENE AD UN CONCERTO DI YNGWIE, VIENE PER AMMIRARTI COME CHITARRISTA O PER L'INTERO SHOW (LE LUCI, LO SPETTACOLO, L'ATMOSFERA... )?
E' una buona domanda e ritengo che sia un mix di ambedue le cose. Certamente penso che molti vengano per vedermi suonare... li 'sento' mentre guardano le mie dita e tengono le note, lo sai? Ma, ovviamente, ci sono altri - un po' meno, forse - che vengono per l'intero aspetto visivo dello show e della musica di tutta la band. Trovo che sia difficile descrivere la mia musica a parole, ma posso dire che c'è un tema, una linea comune che la percorre e che è sempre melodica. Per questo, penso che la melodia non sia inutile, ma piacevole. E' una musica heavy con influenze classiche, potente e orientata al virtuosismo: questo è tutto! Dal vivo c'è anche un senso di libertà e spontaneità, fatto molto importante...
- QUI PARLI DI SPONTANEITA', MA PER UNO CHE HA AMMESSO DI PERSEGUIRE LA PERFEZIONE QUANTO RISULTA FRUSTRANTE SUONARE DAL VIVO DOVE OGNUNO, TE COMPRESO, FA ERRORI?
Ah! Bene, io sono un po' perfezionista, ma bisogna suonare con feeling e bisogna lasciare che questo scorra - non è bello essere come un fottuto dattilografo! Quando uno corre di qua e di là - cosa che io faccio - pensa solo a lasciar cadere le note... io allestisco un show serio, corro dappertutto e penso che ne valga la pena. Se vuoi che io sia perfetto, allora puoi ascoltare il mio fottuto album! In studio tendo ad improvvisare, gli assoli sono incisi alla prima ripresa e poi boom!... sono al di fuori delle categorie. Certamente non sono perfetto, ma ci sto provando!
- IL TERMINE "PURISTA" SEMBRA UNA PAROLA MOLTO ALLA MODA IN QUESTO MOMENTO... TU LO SEI?
Sì, penso di esserlo, ma non sono eccessivamente rigoroso. Voglio fare le cose a modo mio, certo, ma ascolto anche altri stili... lo sai. Sai quella gente che ha... come si dice?... i paraocchi...
- UNA VISIONE RISTRETTA?
E' questo, penso che abbiano un punto di vista sbagliato e che siano anche nocivi per la musica, non sono utili a nessuno. Se alcuni vogliono essere così pretenziosi da definirsi puristi, allora riguardo a me stesso va bene... ma io sono un purista solo in questo: non intraprendo nessuna di quella falsa merda, voglio il meglio... come quest'orologio, ad esempio, se non è il migliore non lo voglio. In questo senso penso di essere un purista.
- CHE TIPO DI ATTREZZATURA STAI USANDO ORA?
Ovviamemte le mie chitarre sono Fender Stratocaster e, al momento, penso di averne 65. Uso 24 testate Marshall da 50 watt e 27 casse Marshall 4 x 12. Nessuno sembra più fare questo, cioè usare una grande backline Marshall... un vero peccato perché penso che sia fantastico! Come effetti, ho una coppia di echo units e una Gibson acustica. Per quanto riguarda le mie chitarre preferite, sono due: la Stratocaster Candy-apple Red del 1959 e quella color crema del 1969 che è sulla copertina del mio primo album.
- COM' E' ANDATO IL TOUR?
E' stato eccezionalmente di successo; abbiamo avuto il tutto esaurito quasi ad ogni concerto. Pensavo che il tour mondiale andasse bene, ma non così bene... c'è un feeling magnifico. E' stata davvero una 'passeggiata' molto tranquilla e spero che il tour nel resto dell'Europa vada così bene. Dovunque è stato grande, davvero, benché io pensi che i 2 concerti migliori siano stati nel Galles e a Manchester. Sfortunatamente non abbiamo potuto suonare in Scozia; mi sarebbe piaciuto, ma non abbiamo potuto perché avevamo un programma di date serrato e non c'era nessuno spazio disponibile. Sono stato davvero soddisfatto che tutte le nostre songs siano state bene accolte, non solo quelle tratte da "Odyssey", ma anche quelle dei miei precedenti albums. Mi ha soddisfatto anche la positiva accoglienza riservata agli strumentali... è bello sentire la musica stando in piedi, sai? Complessivamente, comunque, ho scoperto che siamo molto più popolari di quello che pensassi; lo so, l'ammontare delle vendite dell'album non è sbalorditivo, ma è definitivamente adeguato. L'unica nazione di cui sono stato scontento sono gli Stati Uniti, dove siamo stati gli headliners ma il più delle volte siamo riusciti ad attirare solo i 3 / 4 del pubblico. Sai, c'erano davvero troppe bands in giro per i tours.
- PENSI CHE QUANDO LA GENTE VIENE AD UN CONCERTO DI YNGWIE, VIENE PER AMMIRARTI COME CHITARRISTA O PER L'INTERO SHOW (LE LUCI, LO SPETTACOLO, L'ATMOSFERA... )?
E' una buona domanda e ritengo che sia un mix di ambedue le cose. Certamente penso che molti vengano per vedermi suonare... li 'sento' mentre guardano le mie dita e tengono le note, lo sai? Ma, ovviamente, ci sono altri - un po' meno, forse - che vengono per l'intero aspetto visivo dello show e della musica di tutta la band. Trovo che sia difficile descrivere la mia musica a parole, ma posso dire che c'è un tema, una linea comune che la percorre e che è sempre melodica. Per questo, penso che la melodia non sia inutile, ma piacevole. E' una musica heavy con influenze classiche, potente e orientata al virtuosismo: questo è tutto! Dal vivo c'è anche un senso di libertà e spontaneità, fatto molto importante...
- QUI PARLI DI SPONTANEITA', MA PER UNO CHE HA AMMESSO DI PERSEGUIRE LA PERFEZIONE QUANTO RISULTA FRUSTRANTE SUONARE DAL VIVO DOVE OGNUNO, TE COMPRESO, FA ERRORI?
Ah! Bene, io sono un po' perfezionista, ma bisogna suonare con feeling e bisogna lasciare che questo scorra - non è bello essere come un fottuto dattilografo! Quando uno corre di qua e di là - cosa che io faccio - pensa solo a lasciar cadere le note... io allestisco un show serio, corro dappertutto e penso che ne valga la pena. Se vuoi che io sia perfetto, allora puoi ascoltare il mio fottuto album! In studio tendo ad improvvisare, gli assoli sono incisi alla prima ripresa e poi boom!... sono al di fuori delle categorie. Certamente non sono perfetto, ma ci sto provando!
- IL TERMINE "PURISTA" SEMBRA UNA PAROLA MOLTO ALLA MODA IN QUESTO MOMENTO... TU LO SEI?
Sì, penso di esserlo, ma non sono eccessivamente rigoroso. Voglio fare le cose a modo mio, certo, ma ascolto anche altri stili... lo sai. Sai quella gente che ha... come si dice?... i paraocchi...
- UNA VISIONE RISTRETTA?
E' questo, penso che abbiano un punto di vista sbagliato e che siano anche nocivi per la musica, non sono utili a nessuno. Se alcuni vogliono essere così pretenziosi da definirsi puristi, allora riguardo a me stesso va bene... ma io sono un purista solo in questo: non intraprendo nessuna di quella falsa merda, voglio il meglio... come quest'orologio, ad esempio, se non è il migliore non lo voglio. In questo senso penso di essere un purista.
- CHE TIPO DI ATTREZZATURA STAI USANDO ORA?
Ovviamemte le mie chitarre sono Fender Stratocaster e, al momento, penso di averne 65. Uso 24 testate Marshall da 50 watt e 27 casse Marshall 4 x 12. Nessuno sembra più fare questo, cioè usare una grande backline Marshall... un vero peccato perché penso che sia fantastico! Come effetti, ho una coppia di echo units e una Gibson acustica. Per quanto riguarda le mie chitarre preferite, sono due: la Stratocaster Candy-apple Red del 1959 e quella color crema del 1969 che è sulla copertina del mio primo album.
- GLI ALTRI TRE METAL MAGAZINES INGLESI - DI CUI, AL MOMENTO, NON RICORDO I NOMI - HANNO TUTTI FATTO LE LORO INTERVISTE PRIMA DEL TOUR E SONO SEMBRATI CONCENTRARSI PIU' SULLA TUA PERSONALITA' CHE SULLA TUA BRAVURA COME CHITARRISTA: QUESTO T'INFASTIDISCE?
In un certo senso, sì; poi, è radicato piuttosto profondamente il preconcetto che io sia un 'egoista' e un 'miserabile bastardo'... fortunatamente, tutto questo genere di roba sta svanendo. Ma, in questo momento, sento che la stampa ha detto certamente molte cose positive che producono un piacevole cambiamento. A questo punto, devi tenerti lontano non solo dal criticismo, ma anche dall'eccessivo encomio. Quindi, penso che quando ti danno dell'idiota devi ignorarlo e quando ti definiscono un dio devi ignorare anche questo! Continuare a vedere le cose nella giusta prospettiva è importantissimo. In linea di massima, le interviste mi piacciono perché fanno parte di una sfida: cercare di volgerle a mio vantaggio. Comunque, quando sei in un promo-tour in Giappone o in qualche altro posto e devi fare 15 interviste al giorno, alla fine sei completamente a pezzi!
- SIAMO GIUNTI ALLA FINE... PARLAMI DEI TUOI PIANI - A LUNGO E A BREVE TERMINE - PER IL 1989 E OLTRE.
Allora, dopo il tour europeo trascorrerò il Natale a casa mia, in Svezia; poi, c'è la possibilità di suonare in Russia, dato che mio padre mi ha detto che là, questa settimana, siamo i primi in classifica... non è grandioso? Dopo questo, se mi sarà possibile, mi sistemerò e mi comprerò una casa, poi scriverò nuove songs, le inciderò e andrò di nuovo in tour. Questo per il lungo termine: album, tour, album... del resto, cos'altro c'è? Oltre alle interviste, c'è questo!
- E LE AMBIZIONI?
Beh, mi piacerebbero una famiglia, dei bambini, una Ferrari Testa Rossa... e forse mi piacerebbe imparare a volare...
- DA SOLO O SU UN AEREO?
Ma su un aereo, spiritoso!!
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