domenica 26 febbraio 2012

Intervista con Yngwie e Joe L. Turner del 1988


- PERCHE' TANTI PROBLEMI CON LA STAMPA, YNGWIE ?

Y.M.
: Dipende da con chi ti trovi a che fare. Ho avuto delle critiche favorevoli, ma ho dovuto anche sopportare cose molto fastidiose. Alcuni giornalisti mi hanno fatto dire delle assurdità, parole che non sono mai uscite dalla mia bocca. Altri hanno raccontato incidenti mai accaduti. Forse ci provano gusto a provocarmi. Per esempio, quando ero con Graham Bonnet, un tipo piuttosto instabile, ne sentivo di tutti i colori. Lui era pieno di manie depressive. Non ce l' ho con lui per questo, ma non mi è mai piaciuto come si comportava con gli altri. Andava a dire certe cose in giro solo per gettare fango su di me, sperando così di risollevarsi un po'...Non credo che sia giusto. E' stato così che sono venute fuori un mucchio di chiacchiere sul mio conto che io non sono riuscito a controllare. Però ci sono le dichiarazioni di altri membri del mio gruppo, gente che ha lavorato bene con me, che non ha mai avuto niente di cui lamentarsi. Hanno detto che sono una persona leale, forse troppo sincero e poco malleabile, ecco tutto.

- E QUESTO BASTA PER ESSERE DEFINITO UNO STRONZO ?

Y.M.
: No, penso proprio di no. E' uno stronzo chi non riesce ad instaurare un rapporto con gli altri nella vita, un rapporto corretto, intendo...Però c'è chi è convinto che cercare di essere sempre in positivo significhi fare lo stronzo...La metà dei miei critici nemmeno mi conosce...

J.L.T.
: Il fatto è che alla gente non va di sentire la verità. E io l' ho sempre detta, tutte le volte.


- E COM' E' SUCCESSO CHE DUE PERSONAGGI COSI' MALTRATTATI DAI MASS MEDIA SI SIANO INCONTRATI ?

J.L.T.
: Yngwie cercava qualcosa di nuovo per il suo gruppo, un qualcosa che rappresentasse un momento di crescita. Io mi trovavo nella stessa situazione e Larry Mazer propose l' idea. La mia reazione fu subito positiva e mi dissi: 'Sì, può funzionare !!!' Ci ho pensato sopra per circa un mese e poi ho preso un volo per Los Angeles per parlare con Yngwie. Siamo andati d' accordo subito. E' nata un' intesa molto forte ed istintiva. Mi piacciono le persone dirette, sincere, senza troppi fronzoli, come me, insomma. Gente che ti dice in faccia quello che pensa. Se poi capita che ci si mandi a fare in culo, ok, non c'è problema. Almeno sai esattamente cosa è successo, quel che ti è stato detto e perché. Non sopporto chi ti pugnala alle spalle.

- MA COME SI FA A PREDICARE ONESTA' E CORRETTEZZA VIVENDO IN UN AMBIENTE MUSICALE COME QUELLO DI LOS ANGELES ? YNGWIE CI ABITA DA CINQUE ANNI ORMAI...POSSIBILE CHE SIA DAVVERO TANTO VIRTUOSO ?

J.L.T.
: Lui è una brava persona. E a Los Angeles c'è un sacco di merda, ma le due cose non vanno confuse. E' bello andare a Los Angeles come turisti, stare un po' in città per divertirsi...impossibile rimanerci per tutta la vita. Non esiste !

Y.M.
: (Yngwie si agita sul divano prima di darci un' altra spiegazione sull' origine delle tante dicerie sul suo conto, nda) Non ti ho ancora detto del mio vecchio manager ! E' andato a dire a tutti che io facevo delle richieste insostenibili, che pretendevo questo e quello, mentre non c'era niente di vero. Così facendo mi ha rovinato...ho perso tante opportunità, tanti contatti...spiegava i suoi insuccessi con l' enormità delle mie richieste. Mi ha usato, capisci ?

J.L.T.
: Non posso che essere d' accordo con Yngwie. Quello che sentivo dire di lui prima di conoscerlo era veramente orribile. Io stesso avevo parecchi dubbi !! C'è troppa gente in giro pronta a credere a tutto ciò che sente dire...anzi, sai cosa ti dico ? Che siamo tra i musicisti meno pretenziosi che sono in giro ! Il nostro ego, in relazione al nostro talento, è in percentuali bassissime. Ci sono certi figli di puttana in giro che si credono chissà chi, dei veri e propri dei ! Non siamo come loro, noi vogliamo solo fare bene il nostro lavoro. Non mettiamo sullo stesso piano il desiderio di lavorare al meglio delle proprie possibilità con la mania di emergere e farsi notare a tutti costi !


- STO ASCOLTANDO RISPOSTE CHIARE E SINCERE, NON C' E' DUBBIO. NON POTEVO DESIDERARE DI PIU' ! PERO', QUEL DISCO, SI'...QUELLO PRODOTTO DA JEFF GLIXMAN E MISSATO DAL DUO PIU' "CALDO" DEL MOMENTO, THOMPSON E BARBIERO...ALLORA, CHI LO HA FATTO, CHI LO HA COMPOSTO, CHI LO HA...?

Y.M.
: L' ho scritto io, come faccio sempre, cioè componendo prima la melodia e poi la progressione degli accordi. Invece, gli altri, di solito, si limitano a mettere insieme una serie di riffs chitarristici. Sento di aver scritto i miei brani migliori di sempre. E di questo devo essere grato a Joe che è stata la prima persona con la quale sono riuscito veramente a collaborare durante la lavorazione di un disco. So che molti hanno pensato che Joe fosse il responsabile principale di certe scelte, ma questo è vero fino ad un certo punto. Stavo già scrivendo delle cose in quella direzione, ancor prima che Joe arrivasse. Non c'è stata alcuna pressione da parte della casa discografica. Il disco riflette esattamente quali sono le sonorità a me gradite in questo periodo. La musica, i testi, perfino alcuni titoli dei brani erano stati scritti ben prima dell' arrivo di Joe. Lui ha però aggiunto quel bellissimo tocco di magia rappresentato dalla sua voce. Era proprio ciò di cui le canzoni avevano bisogno. Un grande cantante sa dare il giusto valore ad un brano musicale già bello.

J.L.T.
: Devo dire che sono rimasto favorevolmente impressionato quando sono venuto qui ed ho ascoltato quelle composizioni; ero quasi meravigliato che avesse fatto tutto lui, da solo. Era proprio quello che ci voleva per un gruppo rock come il nostro. Sono fiero di farne parte e sono contento che abbiamo anche l' appoggio incondizionato della nostra casa discografica. Devo anche ringraziare molto Larry, soprattutto per come si è comportato nei miei confronti. Non andavo d' accordo con i discografici dell' Elektra proprio per come avevano promosso il mio album; molta sufficienza e nessuno sforzo per capire chi fossi realmente e cosa potevo fare. Non hanno saputo prendermi per il verso giusto, darmi fiducia...Perfino Dokken ci ha messo una vita per farsi apprezzare da loro ! Comunque, per me, l' album è quello che doveva essere: chitarre, cuoio, brani indovinati e una buona dose di ribellione. Non quella da quattro soldi che serve solo a gonfiarsi il petto, ma un qualcosa di più sottile contenuto nei testi delle nostre canzoni. Anche la sequenza degli accordi mi sembra particolarmente azzeccata. E' musica classica filtrata attraverso l' anima di Yngwie. Si torna alle radici dell' hard rock quello vero, quello sano, che è stato tanto spesso tanto mal rappresentato. Questo album farà giustizia. C'è chi dice che nessuno bada più ai testi dei brani...Questo succede perché spesso ci si riempie di luoghi comuni noiosissimi...'baby, fottimi stanotte' o cose del genere. Noi cerchiamo di comunicare qualcosa con un certo stile, in modo totalmente diverso da quello solito, talvolta troppo carico di aggettivi, eccessivo...Il voler trarre ispirazione dalla musica classica trova le sue ragioni nel fatto che è la forma più elevata di musica. E' la vera scuola per ogni tipo di musicista. Forse sarò un po' drastico, ma penso che solo attraverso studi classici puoi imparare a comporre una melodia. E' chiaro che però ci sono anche altre influenze musicali nell' album.

Y.M.
: Certo, proprio così ! Anch' io sono disposto a chiarire ogni cosa. Non voglio certo leccare il culo a nessuno, ma solo confrontarmi con queste persone di nuovo, seriamente - dice duro.

J.L.T.
: Sì, una specie di faccia a faccia. Una cosa diretta, di persona !! - lo rincuora.

Y.M.
: Non abbiamo niente da nascondere ! Siamo gente onesta che sa quello che vuole ! - conclude.


Trascrizione di Valeria Guarnieri.

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