lunedì 27 febbraio 2012

Intervista durante le date italiane del tour 1998

Intervista raccolta da Enrico De Paola


Un enfant prodige, il Paganini della chitarra, il Padre della scuola neoclassica, lo Svedese, l'arrogante, il presuntuoso, l'adorabile, l'antipatico, un essere taciturno, scortese, indisponente, egocentrico, introverso, ubriacone, "monosillabico", virtuoso, barocco, preciso, pignolo, cristallino, tecnicamente ineccepibile... un mostro, insomma... in ogni senso! Quante volte avrete visto attribuire a Y.J. Malmsteen questi e ancor più infamanti vezzeggiativi? Ci sono stati momenti particolarmente propizi nella sua carriera che lo hanno visto al centro della scena rock internazionale. Negli anni Ottanta Yngwie raggiunse una popolarità impensabile. Nessuno avrebbe immaginato di vederlo più tardi arrancare e faticare nuovamente all'ombra di quei grandi riflettori che lui tanto amava vedere illuminati e puntati esclusivamente su sè stesso e sulla sua inseparabile chitarra, la Fender Stratocaster! Metal Shock non ha avuto paura di rompere il silenzio di quest'uomo, tanto amato da alcuni quanto odiato da altri. Mi accoglie nel backstage del Babylonia di Biella, dopo avermi fatto aspettare quasi quattro ore fuori del locale (l'intervista era stata fissata per le 15,30, ma ho avuto la possibilità di incontrare Malmsteen solo alle 19,15), mostrandomi le spalle. Il suo manager, un bel giovanotto con i capelli biondi e corti, mi ripete - forse per la decima volta - che Malmsteen ha fame, deve mangiare. L'intervista non dovrà assolutamente impegnare Mr. Yngwie per più di dieci minuti, pena la decapitazione del malcapitato giornalista. Si guarda allo specchio, si strofina i capelli, muove la testa con uno scatto fulmineo nello stesso modo in cui i cavalli di razza sogliono atteggiarsi e, finalmente, Yngwie Johann Malmsteen si volge verso di me. Indossa i suoi soliti occhialoni scuri, che m'impediscono di guardarlo negli occhi. Un ciondolo pende dal suo collo: è il cavallino rampante (d'oro, ovviamente) che da sempre rappresenta il simbolo della Ferrari. La nuova compagna di Malmsteen, April, una ragazza di piccola statura con un bel visino e lunghi capelli biondi, mostra un certo interesse per alcuni storici numeri di Metal Shock che ho portato dietro con me. Malmsteen sembra avere un atteggiamento differente, almeno inizialmente. In seguito, ci fornirà qualche anticipazione in merito alla sua attività, dimostrandosi meno ostile di quanto fosse prevedibile.

- HO QUI CON ME ALCUNE VECCHIE RIVISTE DI METAL SHOCK CHE TI VEDONO RAFFIGURATO IN COPERTINA.

Oh sì, sono proprio delle foto molto vecchie... Okay, vediamo di fare in fretta!

- UNA DOMANDA OVVIA, MA NECESSARIA: HAI QUALCOSA DA DIRE IN MERITO ALLA SCOMPARSA DI COZY POWELL?

Well, questo è un avvenimento così terribile che... sai... cosa si può dire? E' una vera e propria tragedia. Voglio dire, che Dio benedica la sua anima. Lui era il più grande, era un amico molto caro ed era un batterista fantastico. Ora starà sicuramente suonando la batteria insieme a Jimi Hendrix.

- HAI MAI PENSATO DI INTRODURRE NELLA TUA MUSICA VOCI OPERISTICHE DI FAMOSI TENORI?

No, non ci ho mai pensato.

- QUANDO POTREMO ASCOLTARE SU CD LE TUE PRIME COMPOSIZIONI APPARTENENTI AL PERIODO IN CUI SUONAVI CON I POWER E, SUCCESSIVAMENTE, CON I POWERHOUSE? NON HAI MAI PENSATO DI INCIDERLE NUOVAMENTE?

Oh, ma non sono mai state incise! Voglio dire, non sono mai state incise ufficialmente. Sono brani che furono registrati unicamente su alcuni demo. Chissà, forse un giorno li registreremo su Cd.

- QUALE IMPORTANZA HA AVUTO LA TUA FAMIGLIA NELLA TUA VITA E NELLA TUA CRESCITA ARTISTICA?

Well, finché sono cresciuto ho sempre beneficiato di un supporto continuo e instancabile da parte della mia famiglia. Non mi hanno mai detto: "Ehi, non puoi ascoltare quella roba! Fai questo, non fare quella cosa!". Non mi è mai accaduto niente di questo genere, mi sono sempre stati molto vicini. Ho sempre vissuto in un ambiente musicale molto ricettivo. Sai, tutte le persone che mi circondavano erano dei musicisti. E' stato grande!

- QUINDI, LA MUSICA SCORRE NELLE VENE DELLA TUA FAMIGLIA.

Assolutamente sì! E ora abbiamo anche una nuova famiglia. E abbiamo anche un figlio che ha quasi un mese.

- LO SO, LO SO. E SO ANCHE CHE SI CHIAMA ANTONIO.

Sì, Antonio Yngwie Johann Malmsteen! (Il nome viene pronunciato scandendo bene ogni sillaba... a stento riesco a trattenere le risate, nda).

- MA LO AVETE CHIAMATO ANTONIO IN ONORE DI ANTONIO VIVALDI?

Beh... yeah... in un certo senso, sì. Ma credo che sia anche un nome molto bello.

- NON SENTI LA NOSTALGIA DEL TUO PAESE NATIO?

Sento la nostalgia di tornare a Miami... questo sì, è vero. Non sento, però, la nostalgia della Svezia. Non è mai accaduto, assolutamente no... no, no, no, no! (Aiuto, non si ferma più! nda)

- COME DESCRIVERESTI LA SVEZIA ATTRAVERSO I TUOI OCCHI?

La Svezia? Beh, la Svezia, sai, non è mai stato un luogo in cui trascorrere la mia vita. Non è bello vivere in Svezia, non ho mai sentito la nostalgia della Svezia.

- HAI REGISTRATO UN BRANO INTITOLATO "BRAVEHEART". TU CREDI DI ESSERE UN "BRAVEHEART"?

No, è solo una canzone. (Ride, nda).

- COME SPIEGHI LA PRESENZA DI UN BRANO COME "MY RESURRECTION" NEL TUO ULTIMO DISCO USCITO IN EUROPA?

Beh, sai... devo dire veramente che ho dovuto affrontare un periodo davvero molto duro. Sono poi riuscito a trasformare quell'esperienza in qualcosa di molto positivo. Sai, ci sono stati degli anni - giusto un paio d'anni - in cui mi sono sentito decisamente male, mi sembrava di vivere in un inferno. Ora, invece, mi sento 'resuscitato', mi sento molto meglio di quanto potessi sentirmi prima di questa esperienza.

- DURANTE LA TUA CARRIERA HAI DOVUTO CAMBIARE ETICHETTA DISCOGRAFICA. SEI PASSATO DALLA POLYGRAM ALL'ELEKTRA E ALLA MUSIC FOR NATIONS PER POI, INFINE, TORNARE ALLA POLYGRAM. VUOI DIRE QUALCOSA IN MERITO?

Well, ho lasciato la Polygram per firmare per la Elektra, ma poi è stata la stessa Elektra che mi ha indotto ad abbandonarli (ride compiaciuto, nda). Quindi, posso dire che quello sia stato proprio un enorme errore. Così, sono dovuto restare per un paio d'anni presso un'etichetta più piccola. Ma sono proprio felice di essere tornato alla Polygram perché è sempre stata una compagnia discografica molto grande e importante... è davvero la migliore etichetta. Sono proprio fiero di essere tornato alla Polygram. Non è solo una grande label, ma è anche la stessa etichetta con cui sono stato legato per molti anni.

- QUESTA E' LA TERZA DATA DEL TUO ULTIMO TOUR. QUALE FEEDBACK HAI RICEVUTO FINORA DALL'ITALIA?

E' stato semplicemente meraviglioso. La scorsa notte, a Roma, è stato fantastico! E' stato davvero entusiasmante. Spero che anche questa notte il pubblico sia fantastico come ieri. E spero di essere accolto nello stesso modo anche domani notte (Firenze, 23/5/1998, nda). Ma abbiamo cominciato il nostro tour negli Stati Uniti, in Giappone, in Sud America, a Rio, in Brasile, a Buenos Aires. E qui, sai, abbiamo registrato un album dal vivo e abbiamo filmato anche un video. Si tratta di materiale che deve ancora essere immesso sul mercato. E poi sono stato in Grecia, in Turchia, in Inghilterra e ora siamo qui da voi. Proseguiremo, poi, ancora il nostro tour andando in Svizzera, in Francia e in Spagna. E poi torneremo negli Stati Uniti e in Canada. E poi ancora, torneremo in Europa per occuparci del tour in Nord Europa.

- MA RIESCI ANCORA A DIVERTIRTI QUANDO SEI "ON TOUR"?

Oh, yeah!! Ma naturalmente!

- MA E' PROPRIO VERO CHE, DAL VIVO, LASCI MOLTO SPAZIO ALL'IMPROVVISAZIONE?

Certo che è vero. E' proprio quello che faccio sempre, tutte le volte. (Ride, nda).

- LO STESSO, PERO', NON ACCADE QUANDO DEVI REGISTRARE UN DISCO. NON E' VERO?

Oh, yeah! Anche in studio mi piace improvvisare.

- SO CHE LEIF EDLING (BASSISTA E LEADER STORICO DEI CANDLEMASS, NDA) E' UN TUO AMICO.

Sì, è vero sono suo amico da molti anni, veramente molti anni.

- E' PROPRIO UN AMICO MOLTO IMPORTANTE PER TE?

Well, è un buon amico, yeah!

- GRAZIE A LEIF, SEI ANCHE RIUSCITO A METTERTI IN CONTATTO CON MATS LEVEN, IL NUOVO CANTANTE.

Yes!

- COSA PENSI DEI SUOI CANDLEMASS? COME GIUDICHI I VECCHI DISCHI DEI CANDLEMASS E COSA PENSI DELLA LORO ULTIMA FATICA?

Non li ho mai sentiti. Avrò sentito al massimo solo una loro canzone. Sai, non scriviamo mai niente insieme, neanche un riff. Siamo solo e semplicemente amici. Sai, andiamo fuori a farci una birra insieme e facciamo cose di questo genere. Io non ho mai suonato con lui e non ho mai neanche sentito i suoi dischi.

- TI HO VISTO SPESSO INDOSSARE DEI VESTITI DI COLORE VIOLA.

Vestiti di colore viola? Vuoi scherzare?

- NO, DICO SUL SERIO. IN PARTICOLARE, TI RICORDO SPESSO CON UNA GIACCA VIOLA. GUARDA, HO QUI LA VIDEOCASSETTA DIDATTICA CHE TI RITRAE CON QUELLA GIACCA.

Ah, sì... ce l'ho ancora quella giacca.

- SAI, QUI IN ITALIA, LE PERSONE SUPERSTIZIOSE DICONO CHE IL VIOLA PORTI SFORTUNA...

Ah davvero? Non lo sapevo proprio...

- BEH, AD OGNI MODO, TU DIMOSTRI PROPRIO CHE LA SUDDETTA SUPERSTIZIONE SIA DEL TUTTO INFONDATA POICHE' CREDO CHE TU POSSA RITENERTI MOLTO FORTUNATO...

Beh, no. Voglio dire che - forse - oggi sono fortunato, ma non è stato sempre così. Ci sono stati dei momenti in cui la sfortuna sembrava volersi accanire contro di me. Okay, ti chiedo scusa, adesso, ma dobbiamo proprio salutarci. Mi stanno aspettando.

- OKAY, YNGWIE, GRAZIE PER L'INTERVISTA.

Grazie a te.

Trascrizione di Valeria Guarnieri.

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