venerdì 2 marzo 2012

Intervista del 1988

GUITAR FORCE - Intervista di Derek Oliver

      Yngwie Johann Malmsteen, 25 anni, riflette per un attimo su un argomento che ha suscitato il suo costante interesse per un bel numero di anni: sé stesso. "Vedo un futuro luminoso - dice - e, se non ti spiace, darei piuttosto rilievo al fatto che non voglio che tutti mi reputino un miserabile bastardo; non lo sono. Mi capisci?" Questo da parte di un uomo che una volta ha detto: "Talvolta raggiungo il punto in cui le mie esperienze sono così estreme che proprio non posso accettare nient'altro che la perfezione totale". Un musicista che si vanta di essere "grintoso, tenace e completamente consacrato al guitar playing": anche questo da parte di un uomo che, quando accenno timidamente a parlare del quasi fatale incidente automobilistico dello scorso anno, ribatte in modo brusco: "Per vari motivi, sembra come se tutti traessero vantaggio dalla mia sfortuna. Così, se non ti spiace, non vorrei parlarne". Proprio così.
      Yngwie J. Malmsteen ed io siamo qui nello studio fotografico di Ray Palmer (nel cuore di Westbourne Grove, Londra), per parlare del suo imminente tour europeo e di altri argomenti adeguatamente approvati. All'inizio, le cose sono lievemente difficili... Il buffo accento svedese - caratterizzato da frasi che raramente finiscono, piene di colpi di tosse e sorsate di caffè - scorre in maniera esitante, ma tuttavia con una convinzione inflessibile. Se Yngwie è tranquillo con le domande, le risposte fuoriescono come un'eruzione vulcanica.

Yngwie Malmsteen:
' "Odyssey" mi piace; penso che sia davvero eccellente. Non sto affermando che è l'album perfetto... quello che sto cercando di dire è che contiene ogni aspetto del mio modo di suonare la chitarra. Avrei potuto senz'altro vendere qualche copia in più, ma io me ne frego perché è il tipo di disco che effettivamente volevo incidere. Può essere che abbia disorientato la gente (riferendosi all'insufficienza delle vendite, nda) perché ci ho messo un po' di tutto. Ho suonato molte canzoni lente e attraenti, qualche canzone heavy metal e molti licks estremamente veloci; così ho pensato che avrebbe accontentato tutti, ma ovviamente c'è ancora molta gente che è confusa del tutto. Tu sai quello che mi dà veramente fastidio. Una volta sono criticato perché suono troppo veloce e dicono 'Non ha feeling', e la volta successiva dicono 'Oh, guarda non riesce a suonare veloce quanto era solito fare'. Un'altra cosa che dicono (imita una voce leziosa, nda) 'Non sa scrivere canzoni, è solo un altro chitarrista'; su questo album ho deliberatamente scritto alcune grandi canzoni come "Now Is The Time", "Heaven Tonight" e "Hold On". Sai che penso? Penso che non capiscano un c***o di me! '


      Scrivo durante il momento più propizio dei sei anni di carriera del guitar hero davvero più dotato del mondo. Con la sua band Rising Force ha realizzato di recente un LP che ha largamente confermato la loro ottima reputazione. La prossima settimana inizieranno il tour inglese, suonando per un totale di nove importanti date, e da qui ripeteranno il processo in molte altre nazioni europee tra cui Francia, Germania, Svizzera, Italia e Scandinavia. Hanno il mondo in mano.
      Mentre il caffé che gocciola dalla tazza di Yngwie minaccia di fuoriuscire e di provocare un caos sul ripiano lucido del tavolo, esamino con attenzione il musicista. E' vestito prevalentemente di nero e la camicia sbottonata fino alla cintola rivela una costituzione robusta e un vario assortimento di ciondoli che pendono dal suo collo. I capelli, arricciati, scendono scomodamente sulle sue spalle e talvolta si scompigliano nella maniera sbagliata. Un paio di stivali bianchi con il tacco cubano gli dà circa un paio di centimetri in più, abbastanza - in effetti - per pensarci su due volte prima di contraddire un soggetto così irascibile.
      Questo è l'uomo che ha portato il guitar playing fuori dal ripostiglio del blues e dentro gli anni '80: ebbene sì, questo è il più grande virtuoso vivente della chitarra. Prima dell'intervista vera e propria, consentitemi di prendere brevemente in considerazione la storia di Yngwie J. Malmsteen. Nato in Svezia il 30 giugno 1963, è cresciuto a Stoccolma con un fratello e una sorella. All'età di 7 anni, spinto da un programma televisivo su Jimi Hendrix, iniziò a suonare la chitarra raggiungendo rapidamente il livello di un maestro. Le prime rockbands (con nomi come Power, Burn e Silver Mountain) sono andate e venute, ma fu solo quando il giovane Malmsteen inviò un demo a Mike Varney della rivista 'Guitar Player' che la faccenda iniziò effettivamente a muoversi. Varney, un uomo con uno spiccato senso degli affari, invitò Malmsteen in America per incidere per la sua etichetta fondata di recente, la 'Shrapnel'. Il 23 febbraio 1983 Yngwie volò in California con la chitarra in mano e si unì ad una nuova band di Los Angeles, gli Steeler, un giovane gruppo che suonava nei clubs e con Ron Keel come cantante. Le prime performances e incisioni come quelle realizzate con gli Steeler, e più tardi con gli Alcatrazz di Graham Bonnet, in brevissimo tempo portarono Yngwie allo status di un rocker di culto. Il 'solo album' di debutto ("Rising Force", Polydor 1984), realizzato precocemente e con grande sicurezza, ha fruttato alla sua musica strumentale un consenso immediato e un certo successo commerciale (specialmente in Giappone, dove già si parlava di lui con venerazione). Da allora tutti i suoi albums hanno venduto sostanzialmente bene - soprattutto per le bands in cui è stato fino a tempi recenti, un settore del mercato del tutto specialistico.
      Al di fuori di questi dati statistici, i Rising Force e Yngwie J. Malmsteen in particolare sono arrivati a possedere un'importanza simbolica. Yngwie è salito alla ribalta nei primi anni '80, un'epoca in cui a dominare le classifiche di "Kerrang!" era maggiormente il taglio dei capelli e in cui anche i video e gli atteggiamenti scenici erano considerati cose essenziali. Durante le interviste, l'axeman è solito professare la ricerca della perfezione e l'avversione alla commercialità. I grandi compositori classici sono stati sempre fra gli argomenti che egli avrebbe trattato, sempre colpendo la posizione più strana con un innocente disprezzo per l'offesa che potrebbe provocare. Per una considerevole minoranza di fans, tutte queste cose gli hanno conferito un irresistibile fascino - accresciuto dal suo aspetto curato ad arte - che non è stato mai del tutto concesso ad altri artisti come Tony MacAlpine e David T. Chastain. Ma al di sopra di tutto c'è il guitar-playing... Malmsteen è emerso come un perfezionista e come un musicista ingegnoso, il cui talento è stato riconosciuto universalmente. La band, nel corso della sua storia, ha conosciuto alcuni cambiamenti.
      Malmsteen ha parlato di espressioni poco amichevoli da parte dei due ultimi managers Andy Trueman e Larry Mazer; le pressioni del successo, soprattutto girando in America, hanno spinto Malmsteen ad assumere e a licenziare un ampio numero di cantanti, mentre i bassisti sono andati e venuti senza indugio (il bassista attualmente in carica è Barry Dunaway). Nemmeno il suo trasferimento da Los Angeles a New York è stato immune da dolore... però, oggi Yngwie - e lo dice con ostinazione - affronta il futuro con una fiducia nella sua abilità maggiore rispetto al passato. I Rising Force fanno una musica perfetta per coloro che sono maldisposti nei confronti dello squallore tipico del 'bonk rock' e insensibili ai richiami di evasione del thrash. La vena di Yngwie - una vena di caparbia indulgenza verso sé stesso - è il vero e proprio elemento che rende la sua emotività così facile da condividere. In occasione del suo più recente LP, i tratti più criticabili del suo stile sembrano annunciati ai quattro venti meno di prima. Misurato e pieno di significato, questo disco promuove il suo talento più come songwriter che come ardente virtuoso della chitarra... un fatto che, prima di ogni altra cosa, appare davvero un'ottima mossa.
      Durante la conversazione, Yngwie ride rumorosamente - un'operazione che si ripeterà con una regolarità sorprendente. Le sue opinioni, formulate in maniera leggermente 'svedese', tendono all'autoritario e al drammatico... nero su bianco, queste opinioni sono inclini ad accantonare l'elemento autoironico. Il chitarrista è così deciso a farmi consapevole del momento in cui siamo faccia a faccia, con una tazza di caffè contro un bicchiere di Coca Cola... Con l'aggiunta di Joe Lynn Turner nelle fila dei Rising Force, Yngwie ha realizzato l'ambizione di una vita in vari modi. Più o meno insensibile alle accuse, egli ha creato con successo un altare vivente all'antieroe Ritchie Blackmore. Sono convinto di questo, sebbene Yngwie non sembri così disposto ad essere portato sull'argomento.


Y.M.:
'Cos'è questa fottuta roba di Blackmore? Guarda, lo amo fino alla morte, ma un gioco qualsiasi non mi entusiasma... in questo periodo sono molto di più un songwriter ed è qualcosa che alcune persone sembrano aver trascurato del tutto. Mi piace avere buoni singers che cantino le mie melodie e questo accade proprio perché Blackmore ha buon gusto - come me, del resto - quando si tratta di scegliere i cantanti. Questa è la sola ragione per cui ho Joe nella mia band.'


      Un quarto d'ora prima che questa intervista avesse luogo, Yngwie ha raccolto una copia sgualcita e macchiata di caffé del n° 207 di "Kerrang!" solo per sfogliarla e mettere apertamente a confronto le notizie riportate dalla rubrica "Mayhem" con una storia secondo la quale Joe Lynn Turner starebbe per abbandonare i Rising Force, mentre Yngwie sarebbe in procinto di unirsi a Ronnie James Dio, irrimediabilmente privo di chitarrista. Dalla sua reazione tempestosa, è ovvio avere notizie fresche da lui.


- UN SODALIZIO DURATO SOLO PER QUESTO DISCO, ALLORA... COME SONO I RAPPORTI FRA TE E JOE?

Ho sentito queste dicerie, ma è la prima volta che le ho davvero viste nero su bianco. Tutto quello che posso dire è che se c'è un problema che mi riguarda, allora fa subito notizia! Ho parlato con Joe due notti fa e tutto andava bene. Guarda, a me il tipo piace e andiamo davvero d'accordo... così, dov'è il problema?

- OK, NESSUN PROBLEMA. TORNIAMO INDIETRO ALL'INCIDENTE D'AUTO (22 GIUGNO 1987): CI PUOI DARE QUALCHE DETTAGLIO?

Ok, se proprio devo... per quanto riguarda l'impatto vero e proprio, non ricordo quasi nulla perché ho sofferto di una completa perdita di memoria. Sono stato in coma per qualcosa come otto giorni e l'auto (una Jaguar decappottabile V-12 E-Type del 1963) è stata danneggiata irreparabilmente... non è rimasto nulla. Per poco non sarei finito davvero 'strizzato'... guarda, preferirei non dire molto su questo argomento... è stato un terribile incidente e non vedo il motivo di aggiungere altro.

- E' SENZ'ALTRO SUFFICIENTE, MA IO SAREI PIU' INTERESSATO AGLI EFFETTI CHE L'INCIDENTE HA AVUTO SU DI TE. CI PUOI DIRE QUALCOSA SU QUESTO?

E va bene, se proprio devo. Ho avuto un'emorragia al cervello e ad un certo punto sembrava che stessi davvero per morire; ora tutti considerano un miracolo il fatto che mi sia ripreso. In un certo senso, sono diventato quasi religioso perché nessuno sopravvive a quel genere d'incidente senza finire come un vegetale... infatti, ruppi con la testa il volante che era di metallo massiccio.

- QUALI SONO LE MOTIVAZIONI CHE TI HANNO SPINTO A TRASFERIRTI DA LOS ANGELES (DOVE TI ERI STABILITO DOPO AVER LASCIATO STOCCOLMA) A MANATTHAN?

Una delle ragioni riguarda la possibilità di un terremoto. Non posso sopportare il pensiero di vivere in un posto dove non si sa mai quando accadrà una cosa del genere... io me ne frego di quello che dice la gente, non voglio vivere lì con quel pensiero. Se ti è capitato di provare una scossa di terremoto, saprai quello che sto dicendo. Beh, c'erano anche altre ragioni, naturalmente! Riguardano un sacco di esperienze poco felici e ho proprio sentito che avevo bisogno di venir via di lì. New York è stato il primo posto che mi è venuto in mente.

- QUANDO E' STATA L'ULTIMA VOLTA CHE SEI TORNATO IN SVEZIA?

Abbastanza di recente, aprile mi sembra... e per fare interviste! Tutto ciò di cui la gente voleva parlare era la solita vecchia roba.

- TI DA' FASTIDIO QUESTO?

Yeah! Mi fa inc***are fino ad un certo grado il fatto che la gente sembri trarre profitto dalla sfortuna e che tutto quello di cui voglia parlare siano le disgrazie che mi sono capitate. Certo, ho avuto un sacco di cose che mi sono andate male - sono stato derubato di tutto il mio denaro, ho rischiato di morire, ho quasi perduto la mia capacità di suonare, e mia madre è morta - ma ora mi sento molto positivo. Mi sono abbondantemente tirato fuori dall'incidente e infine sto iniziando a cavarmela con i miei affari finanziari.

- SEI UNA PERSONA MOLTO SERIA?

Ah, ah!! Ora, ho abbastanza un buon senso dell'umorismo... non te ne sei accorto?

- TI PIACE ESSERE YNGWIE JOHANN MALMSTEEN?

Sì, ma fino ad un certo punto. Io sono realmente come pensa un sacco di gente, ma ci sono anche alcuni aspetti della mia personalità che molte persone vorrebbero eliminare. Guarda, io sono solo un essere umano, ok? Mi ubriaco, mi eccito, sono un essere umano. La mia merda non profuma di rose... tutto il tempo... ah, ah, ah!!

- COME SCEGLI I TUOI AMICI?

Sono molto selettivo. Non scelgo gli 'amici' che vogliono conoscermi soltanto perché sono Yngwie Malmsteen. Al momento, gli amici che avevo prima di venire in America sono ancora i miei migliori amici. Sono una persona estremamente leale, forse la più leale che potresti incontrare. Se trovi un amico in me, non lo perderai mai. Comunque, qualche volta sono troppo leale e la gente usa questo per fottermi... mi è capitato parecchie volte.

- LA GENTE SI ASPETTA CHE TU SIA ARROGANTE?

Quello che realmente mi sorprende è come la gente tragga profitto dalla sfortuna più che da qualsiasi altra cosa. Ma sì, incontro spesso gente che mi accusa di essere un pallone gonfiato, cosa che non è affatto vera. Se qualcuno dice che io sono il più grande chitarrista del mondo, non ci credo automaticamente. Allo stesso modo, se qualcuno dice che sono un cretino, questo non mi fa sentire un cretino... giusto? Andassero a farsi fottere, riguardo a tutta questa cosa io sono neutrale.

- LE CRITICHE T'INFASTIDISCONO?

Un po'... perché i giornalisti non scrivono che in alcune nazioni ho conseguito il disco di platino o che ho avuto la nomination per un Grammy? Perché non vengono fuori con cose positive? Invece no, scrivono roba del tipo che io sono stato 'pescato' a letto con la ragazza del cantante... proprio "Kerrang!" ha detto questo. Non riuscivo a crederci mentre lo leggevo, ma io resisto a questi colpi, sai? Ho avuto avversità peggiori nella mia vita.

- COSI', NON AMI LEGGERE ROCK MAGAZINES...

No, no davvero. Non compro riviste e non ascolto rock. Sono coinvolto nella musica 24 ore al giorno - non solo suonando, ma anche componendo - così, non appena mi si presenta l'occasione di avere del tempo libero, non ascolto musica. Se lo faccio, allora metto su qualcosa di classico. Un tassista non va a casa e guida la sua auto, prende l'autobus, giusto?

- TI SEI MAI SENTITO UN FALLITO?

Pensi mai al fatto che respiri? Io ho pensato a fare coscienziosamente solo una cosa: suonare la chitarra. Se tu venissi a casa mia, non potresti muovere dieci passi senza urtare una chitarra... dovunque tu vada ci sono 50 fottute chitarre che giacciono qua e là. Suonare la chitarra è la mia seconda natura.

- VERAMENTE IO MI RIFERIVO ALLE CONTROVERSIE D'AFFARI...

Ho imparato dai miei errori e sono diventato un uomo d'affari spietato. Ora ho molto di più il controllo di questa situazione. Ero abituato ad avere troppa fiducia in alcune persone, ma quei giorni sono finiti. Ma, tornando alla tua domanda, nessuno potrebbe mai indurmi a smettere di fare quello che voglio fare. Per quanto mi riguarda, io posso solo andare avanti e, se qualcosa non va, desidero solo di farla meglio.

- SEI INFORMATO SUI NUOVI GRUPPI SVEDESI, COME GLI ALIEN AD ESEMPIO?

No, non li ho mai sentiti, ma so che ci sono alcuni buoni gruppi che stanno iniziando ad emergere. Non sto facendo l'arrogante, è proprio così... come ti ho già detto, non ascolto il rock.

- CHE MI DICI DI JOHN NORUM?

Penso che il suo album sia molto buono ed è un mio grande amico. Sai che ho suonato sull'album di sua sorella Tone? In una canzone dal titolo "Porn Or Return".

- HAI FATTO ALTRE SESSIONS?

Oltre a questa e a "Hear' n' Aid", no. Stavo per incidere qualcosa per un film, ma non penso che la faccenda si concluderà.

- ALCUNI CHITARRISTI HANNO COMPLETATO LA CARRIERA SUONANDO SUI DISCHI DI ALTRI ARTISTI. COSA TI HA TRATTENUTO?

Ascolta, già non ho tempo sufficiente per fare i miei dischi! Parlando seriamente, sono molto impegnato con la mia carriera e le occasioni giuste non si sono presentate. Sono più che disposto a suonare sugli albums di qualcun'altro, ma non mi è stato offerto il genere di cosa che mi interessava.

- QUALE DIREZIONE PRENDERA' IL TUO PROSSIMO ALBUM?

Non voglio solo suonare la chitarra più veloce di chiunque altro... l'ho già fatto! Ora sono più coinvolto nella stesura delle canzoni, nella produzione e nell'arrangiamento e ho appena cominciato a scrivere i testi per il mio prossimo LP. Se la gente non gradisce quello che faccio, allora mi dispiace, ma è un disastro. Sto facendo quello che mi piace e non sono preparato a soddisfare nessuno, eccetto me stesso. Possono prendere o lasciare, io ho rinunciato ad impressionare la gente. E poi, io non sto per fare qualcosa che mi è stata ordinata da qualcuno come la casa discografica o Joe Lynn Turner. Se non ti piace quello che ascolti, allora temo che dovrai comprare il disco di qualcun'altro. E' molto difficile predire il futuro e non ho una sfera di cristallo, ma potrei facilmente vedermi proseguire nella direzione in cui sto andando ora.

- ALCUNI DEI TUOI FANS PIU' DEVOTI PENSANO CHE POTRESTI ESSERE PIU' PURISTA. HANNO PAURA CHE CORRI IL PERICOLO DI DIVENTARE TROPPO COMMERCIALE.

E così, chi vuole dipingere un quadro con un solo colore? C'è bisogno di sfumature, chiaroscuro, contrasti ed energia... sono tutti così fottutamente di vedute limitate! Leonardo da Vinci dipinse la Monna Lisa ed è la stessa cosa che chiedere perché tutti gli altri suoi dipinti non furono esattamente gli stessi. E' una follia; io voglio migliorare, ma trovo gente che mi dice che di suonare la solita merda... andassero a farsi fottere!

- HAI ASCOLTATO L'ULTIMO DISCO DI IMPELLITTERI?

Allora (scuote la testa da una parte all'altra, nda) vuoi che io dica cattiverie? Vuoi questo, vero?

- VOGLIO SOLO CHE TU RISPONDA ALLA DOMANDA...

Bene, ho ascoltato una sola canzone.

- COSA NE HAI PENSATO?

Quanti industriali giapponesi di auto ci sono? E' simile, imparano a battere a macchina più rapidamente di qualcun'altro senza pensare a quello che scriveranno. Sono stato spesso accusato di suonare veloce, ma io cerco solo di fare ciò che è giusto per la canzone. Comunque, quando ho sentito il suo materiale, mi ha dato l'impressione che cercava di suonare più veloce della fottuta velocità del suono. Non suonava pulito e le note davvero non si distinguevano... non mi piace essere negativo ma questo è davvero quello che mi è sembrato. E' una buffa storia, ma questo tipo, Chris Impellitteri, una volta venne da me al "Rainbow" di Los Angeles e mi disse: 'Yeah, ho suonato quel genere di materiale per anni e ora tu sei diventato famoso per primo.' Senza offesa, qui stiamo avendo a che fare con una persona disperata... voglio dire, venire a parlarmi di una cosa del genere! Comunque, questi nuovi chitarristi suonano così tanto come me che talvolta penso di essere proprio io a suonare!

- PENSI CHE GLI ALTRI MUSICISTI SIANO IMPAURITI DALLA TUA ABILITA'? EDDIE VAN HALEN, PER ESEMPIO?

Non provo assolutamente sentimenti negativi nei confronti di Eddie Van Halen, sebbene egli possa provare stupore per la mia personalità. Questa è un'idea sbagliata perché sono sempre dipinto come un tipo del tutto insolente e forse lui ha paura che stia per fare l'arrogante, cosa che non sono. Ah, ah, ah!!! Non hanno nulla da temere.

Traduzione e trascrizione di Valeria Guarnieri. 

1 commento:

  1. Intanto salutiamo Yngwie J.Malmsteen il chitarrista da me preferito; Mi chiamo Fabrizio Fortunati e scrivo dall'ITALIA-Roma(Setteville)
    per info: fabriziofortunati@hotmail.it

    Riguardo al tuo stile chitarristico dico che e' ECCELLENTE,presumo proprio che la tua direzione primordiale dovesse essere far gradire le tue doti tecniche ma anche compositive, questo tuo temperamento artistico ha si attirato l'attenzione degli intenditori della sei corde, ma purtroppo ha anche suscitato invidie; Ma io sono convinto che a te dispiaccia molto quest'ultimo fatto, perché oltre ad aver dimostrato grandi capacità progressistiche a livello internazionale e forse anche cosmico(i gelosi silenzio per favore...o fuori dalle palle.......)ah, ah, ah,!!!!!!!! Dicevo che hai saputo dimostrare AMICIZIA MUSICALE collaborando anche con musicisti un po'meno brillanti,(specie sul G3)cosa che davvero solo un CAPOSCUOLA sa e può fare, dunque non meriti invidia ma stima.
    Ora basta con mille apprezzamenti, non ne hai bisogno; Un giorno ti farò ascoltare una mia canzone dal titolo ETERNAL DAY. (4/4 terzinato in Re minore) Che ho registrato nello studio di un mio amico, ma che per problemi economici non ci siamo potuti svincolare dalla riuscita del CD

    Tuttavia io suono la chitarra dal 1978 e sono del 1970 e mi hai sempre stimolato molto, eppure non sono mai stato un giorno della mia vita geloso delle tue opere, anzi!!!!

    Tuttavia non disdegno affatto di un buon JOHN NORUM, che essendo un pesci come me sa apprezzare il linguaggio della CLASSICA come Yngwie ed altri Artisti-Master nel mondo.

    Comunque ho tante di quelle idee che per me andare negli U.S.A. forse sarebbe la cosa migliore, ma finora sono andato e tornato 2 volte senza poter presentare nulla di me e questo mi e' dispiaciuto molto e ha portato serio problema alla mia carriera ; Del resto sarei vecchio per il Football, ma non per far ascoltare Arte!!!

    Beh'..!!! Un saluto cordiale agli Artisti citati e anche agli intervistatori di questa pagina di TUTTOMALMSTEEN

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