Intervista di Jurij Ricotti
Esce per la Dream Catcher l'ennesima fatica del neoclassico Yngwie J. Malmsteen, "Alchemy", un lavoro veramente estremo, come lui stesso ci ha confessato, un lavoro interamente intriso di tecnica e velocità, senza compromessi con il mercato, evitando di inserire ballad per tutta la durata del disco estremamente tecnico ! Mr. Malmsteen ritorna in gran forma e per l'occasione rispolvera "Rising Force", il nome della band dei bei tempi andati. Peccato soltanto che i Rising Force non siano quelli della formazione originale. Mats Olausson, onnipresente al suo fianco, lavora egregiamente tessendo le sue armonie con i nuovi suoni messi a disposizione dalla Korg; Barry Dunaway al basso nel disco, ma che non lo accompagnerà nel tour come invece lo è stato in questi ultimi anni, compito affidato questa volta a Randy Coven; alla batteria, John Macaluso (ex TNT) di indiscussa esperienza ed alla voce lo stracollaudato Mark Boals (ricordiamo che Boals fu il cantante nel disco "Trilogy"). Il nuovo album è interamente ispirato ai racconti di Stephen King, atmosfere 'Millennium Dark' che ci portano nelle cattedrali gotiche, fanno da cornice alle sfuriate chitarristiche del bardo. L'ultimo lavoro "Alchemy" è ricco di brani strumentali, fatto che potrebbe far pensare ad un concept anche se esistono episodi totalmente distanti dal motivo principale del progetto discografico. Il cd si apre con un 'attacco lampo' appunto: "Blitzkrieg", dimostrando immediatamente le intenzioni e la direzione che lo svedese dà a questo disco, sicuramente intento più a stupire grazie alla ancor viva tecnica chitarristico-velocifera che dopo oltre 10 anni, tende a rimarcare l'unicità propria, dimostrando di essere in grado di fare certe cose con una propria identità. Forse troppo legato al suo stile, il troppo suonarsi addosso, lo rendono schiavo dei suoi stessi stilemi, ma è e comunque rimane il capostipite del genere, il creatore dell'attuale generazione di tutti quei milioni di guitar heroes fedeli alla linea 'Bach & Roll'. Possiamo trovare una traccia interamente dedicata a Leonardo Da Vinci di cui Yngwie è fan, intitolata "Leonardo" appunto, brano dark, farcito dai cori, intonanti evocazioni latine che rimembrano ambientazioni gotiche (ma forse stiamo confondendo i periodi storici, boh !) che introducono il 'riffettone' stile Deep Purple. Per ritornare allo stile "Rising Force" dovremo però aspettare "Playing With Fire", vicina alle gloriose canzoni di "Marching Out". C'è anche un po' di groove in "Stand (The)", anche se sembra essere estratto più che altro dall'album "Fire & Ice". L'album prosegue velocemente (è proprio il caso di dirlo) fino alla mini suite divisa in tre parti, nella quale si può ascoltare tutta la potenza della nuova band. "Asylum" è il pezzo che apre la suite portando la chitarra e le tastiere in un duetto senza limiti, facendoci ascoltare un Yngwie padrone incontrastato. Una cascata di arpeggi senza sosta, continuo per tutta la durata del brano, roba da perdere l'uso delle mani. Questo turbinio di note sfocia in "Sky Euphoria" (seconda parte !), lenta e rilassata nell'armonia quanto non lo sia invece nella melodia che prosegue fulminata sulla chitarra classica, finendo nella terza parte di "Quantum Leap", dove il re della velocità sembra essere Macaluso, fantastico nel suo genere, un brano da batteristi degno di nota. Un album tributo alla tecnica, che non ci fa rimpiangere i bei tempi andati dei Rising Force, un tributo essenziale per i velocisti della sei corde. Yngwie sembra molto soddisfatto di questo nuovo lavoro, negli ultimi tempi il suo caratteraccio si è ammansito (quasi sicuramente per la nascita di Antonio Malmsteen) si sente più rilassato e disposto a chiacchierate 'salottesche'. Lo abbiamo ascoltato per voi, in una sera di ottobre.
- CIAO YNGWIE, COME STAI ?
Bene, grazie. E tu ?
- BENE, BENE ! DOVE TI TROVI ?
Sono a Miami; fa un caldo qui…e da te ?
- DA NOI HA INIZIATO A FARE FREDDO PROPRIO IN QUESTI GIORNI. COME STA LA TUA FAMIGLIA ?
Molto bene, grazie. Mio figlio sta crescendo bene, sono felice !
- HAI GIA' INIZIATO A FARGLI PRENDERE LEZIONI DI CHITARRA ?
Non ancora, ma si diverte molto con la batteria e le tastiere…gli farò studiare tutto.
- HO ASCOLTATO IL TUO ALBUM CLASSICO. QUALI SONO LE TUE IMPRESSIONI AD UN ANNO DAL RILASCIO ?
Sono molto soddisfatto, veramente un bel lavoro, non poteva venire meglio, spero ti sia piaciuto.
- PENSI DI PROPORRE DEGLI SPETTACOLI LIVE CON L'ORCHESTRA ?
Credo proprio di sì, non ho ancora risolto il problema della chitarra che suona troppo forte riguardo all'orchestra, ma per l'anno prossimo cercheremo di fare dei concerti dappertutto con l'orchestra.
- COME MAI SONO USCITE DUE VERSIONI DELL'ALBUM CON L'ORCHESTRA CON DUE DIVERSE COPERTINE ?
Una versione è per gli ascoltatori di musica classica ed un'altra per il pubblico rock, anche se sono praticamente identici. La differenza è stata fatto per un motivo di promozione.
- PUOI DIRMI QUALCOSA RIGUARDO AL TUO NUOVO LAVORO ?
Ho cercato di fare un disco estremo sotto tutti i punti di vista, il più veloce che sono riuscito ad andare, ho utilizzato i musicisti più tecnici che ho potuto trovare, un album heavy e duro come a me piace senza scendere a compromessi, senza essere condizionato da manager o altro.
- PENSI QUINDI CHE SIA UNA SORTA DI CONCEPT ALBUM ?
No, non credo assolutamente; è solo un album di heavy rock e niente altro.
- COME MAI HAI DECISO DI RIPRENDERE IL NOME "RISING FORCE" ?
Perché no ? Non esiste una regola precisa, mi è sembrato giusto mettere quello che mi sembrava essere il nome più appropriato per la band.
- PUOI DIRMI QUALCHE COSA RIGUARDO ALLA TUA NUOVA BAND ?
Al basso c'è Barry Dunaway che però purtroppo non ci sarà dal vivo, al suo posto ci sarà Randy Coven. Alla batteria, John Macaluso che è uno dei batteristi più potenti in giro, una vera furia. Il solito Mats Olausson alle tastiere e Mark Boals alla voce che hai potuto ascoltare lo scorso anno in tour e sull'album "Trilogy".
- DOVE HAI TROVATO IL NUOVO BATTERISTA ?
Ho fatto delle audizioni e John è risultato il più adatto per questo album.
- HAI SUONATO IL BASSO IN QUESTO ALBUM ?
Sì, in alcuni pezzi ho suonato il basso.
- A COSA TI SEI ISPIRATO PER LA STESURA DEI BRANI DEL NUOVO DISCO ?
Ho soltanto cercato di estremizzare al massimo tutto quello che ho sempre fatto senza compromessi; quello che ne è scaturito è un album ultra tecnico.
- COME MAI NON CI SONO BALLAD NEL DISCO ?
Non mi sembravano adatte al disco.
- QUESTO E' SICURAMENTE IL TUO ALBUM PIU' VELOCE. A PROPOSITO COSA PENSI DELLA VELOCITA' ?
Non penso molto alla velocità, ma solo al risultato seguendo il feel del momento. In questo album, ho voluto essere il più veloce.
- CI SONO MOLTE ATMOSFERE DARK NEL DISCO E LA PAROLA 'MORTE' E' PRESENTE IN QUASI TUTTE LE CANZONI. COSA MI DICI AL RIGUARDO ?
Guarda…ho una bellissima moglie, un figlio stupendo, perché dovrei essere scontento ? Infatti, il disco e le sue atmosfere mi piacciono molto, amo le atmosfere gotiche e soprattutto sono un grande fan di Stephen King dal quale ho tratto molta ispirazione per questo disco…
- COSA PENSI DELLA MORTE ?
Non sono un amante della morte e derivati, come ti dicevo ho scritto i pezzi ispirandomi ai libri di King.
- ''VOODOO NIGHTS" E' UN PEZZO MOLTO POTENTE. HAI USATO UN'ACCORDATURA PIU' BASSA PER IL RIFF ?
Sì, esatto. Ho abbassato l'intonazione della Gibson; il risultato ha dato un suono tremendamente pesante.
- "ASYLUM" E' IL PEZZO PIU' VIRTUOSO DEL DISCO:COSA MI DICI RIGUARDO A CIO' ?
Ho sviluppato la song in tre parti distinte per distinguere i momenti non per creare una mini suite.
- E' STATO DIFFICILE REGISTRARE IL PEZZO IN UNA VOLTA SOLA. HAI STUDIATO A LUNGO LA PARTE ?
E' stato molto difficile, infatti. Non sono riuscito a registrare "Asylum" in un take solo perché è troppo complessa ma con delle sovraincisioni a riprese, mentre il resto dei brani è tutto totalmente in un take senza riprese.
- QUALE SISTEMA DI REGISTRAZIONE UTILIZZI, PRIMA LA BATTERIA CON IL BASSO E POI IL RESTO ?
Sì, esatto. Registro prima tastiere, batteria e basso; il resto delle chitarre vengono fatte in seguito e poi si mixa tutto.
- PUOI DARMI UNA DESCRIZIONE DI ALCUNE SONGS E LE TUE IMPRESSIONI ?
Che devo dirti ? Sono già di per sé tutte descrittive. "Blitzkrieg" è un brano molto veloce che descrive uno degli attacchi dell'esercito germanico ai danni della Russia inizio secolo. "Deamon Dance 7,405, 926" è il numero esatto dei demoni che esistono, l'ho letto in un libro, non so dirti quale, ma l'ho letto. "Leonardo", invece, è dedicata a Leonardo Da Vinci del quale sono un grande fan; infatti, ho cercato di creare delle atmosfere gotiche con un canto latino all'inizio del pezzo (Yngwie ci canticchia la parte del coro al telefono, nda). So che le epoche non collimano, ma mi è sembrato molto descrittivo. "Blue" non è un blues perché non ha la struttura di un blues, ma soltanto fraseggi blues che s'intrecciano sulle diverse progressioni di accordi, è out rispetto al disco, ma non è un blues.
- HAI EFFETTUATO CAMBIAMENTI NEL RACK EFFETTI E NEL TUO SET UP ?
No nulla, è rimasto tutto uguale a prima.
- CHE TIPO DI CHITARRA CLASSICA HAI UTILIZZATO ?
Ovation nera con corpo piatto come quella che utilizzo per i concerti live; ho registrato la chitarra proprio apposta per farla sentire come si sente durante i concerti.
- COME PENSI CHE STIA LAVORANDO LA DREAM CATCHER IN QUESTO MOMENTO ?
Stanno lavorando veramente molto bene, molto meglio di quanto facesse la Polygram in precedenza.
- GRAZIE PER L'INTERVISTA. PUOI DIRMI QUANDO VERRAI IN ITALIA PROSSIMAMENTE ?
Grazie a te. Ci vedremo presto, non ti preoccupare, sarò in Europa per febbraio dopo il tour in Sud America.
Trascrizione di Valeria Guarnieri.
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