martedì 28 febbraio 2012

Intervista su "Facing the animal" 1998

Intervista di Stefano Cerati e Klaus Byron.



Come prima cosa, contrariamente a quanto avviene per chiunque altro, Yngwie pretende di essere chiamato (con bolletta a nostro carico / ndKlaus), perché lui - da vera rockstar - non si abbassa a telefonare agli umili giornalisti. In secondo luogo, visto che Valentina negli Stati Uniti è impossibilitata a farla, tocca a me dall'Italia, dopo che nello spazio di poche ore sono riuscito a recuperare l'advance-tape e a concordare con Klaus una lunga lista di domande. Questo non è servito a sconfiggere la proverbiale abulia dell'axeman scandinavo che in molte occasioni si è dimostrato quanto mai evasivo e lapidario. Piuttosto che allungare ad arte le sue dichiarazioni ho preferito riportarle di tutto punto in modo che emerga anche tutta la sua personalità, nonché, in alcuni casi, la sua spocchia e la sua presunzione. Infine, mi tocca lavorare fino alla tarda notte di domenica perché lunedì il giornale va in stampa e, caro caporedattore, mi dispiace non essere riuscito ad adulare Yngwie come mi avevi chiesto, ma con un personaggio così scontroso e difficile mi sarebbe stato impossibile...


- ABBIAMO ASCOLTATO IL TUO DISCO "FACING THE ANIMAL" GIA' IN OTTOBRE, GRAZIE ALL' EDIZIONE GIAPPONESE DEL CD. LA PRIMA IMPRESSIONE E' STATA CHE MAI COME STAVOLTA HAI MESSO LA TUA CHITARRA AL SERVIZIO DI VERE E PROPRIE CANZONI. CONCORDI?

Sostanzialmente sì, perché puoi ascoltare distintamente il basso, la batteria e le tastiere nel nostro suono. Abbiamo fatto un lavoro di gruppo per creare delle grandi melodie.

- PENSI CHE SIA POSSIBILE PER TE, DOPO PIU' DI QUINDICI ANNI DI CARRIERA, PROGREDIRE ANCORA TECNICAMENTE?

Penso di sì, perché non importa quanto è buona la tua tecnica, puoi sempre perfezionarla. La cosa più importante è avere ancora la voglia di farlo.

- CHE TIPO DI STRUMENTAZIONE HAI USATO PER IL NUOVO ALBUM?

Più o meno sempre tutta la vecchia roba. Ho impiegato la mia fedele Fender Stratocaster e degli amplificatori Marshall.

- SU "FACING THE ANIMAL" SI APPREZZANO DEI REFRAIN DAVVERO STUPENDI, COME AD ESEMPIO QUELLI DI "ONLY THE STRONG", DELLA TITLE-TRACK E DI "LIKE AN ANGEL". HAI SVOLTO UN LAVORO PARTICOLARE SUI RITORNELLI?

No, sono venuti fuori in modo molto naturale e spontaneo.

- SULL'ALBUM C'E' UN PEZZO, "ALONE IN PARADISE", AMERICANO AL 100% E UN PO' INUSUALE PER IL TUO MODO DI COMPORRE. COM'E' VENUTO FUORI?

Mi piace il suo ritornello catchy. Alcune persone lo amano ed altre lo odiano, ma io ho un grosso feeling riguardo quel pezzo.

- TI IMMAGINI L'EFFETTO CHE FARA' SUONARE DAL VIVO UN PEZZO VELOCE E POTENTISSIMO COME "POISON IN YOUR VEINS"?

Davvero entusiasmante. Adesso stiamo facendo un sacco di prove e stiamo appunto mettendo a fuoco la scaletta per il prossimo tour.

- QUAL'E' IL TESTO A CUI SEI PIU' LEGATO FRA QUELLI SCRITTI PER "FACING THE ANIMAL"? E PER QUALE MOTIVO?

Sicuramente "Like An Angel", perché parla d'amore. Non ci sarebbe neanche bisogno di dirlo, ma l'amore è la cosa più bella del mondo e questo ha cambiato radicalmente la mia vita. E' come un "veleno che scorre nelle mie vene" (ricordando il titolo di un'altra canzone / nda). Oltretutto questo è un periodo molto felice per me in questo senso, perchè mia moglie darà alla luce in marzo un bambino che chiameremo Antonio.

- DOVE VIVI ATTUALMENTE?

In Florida, anche se a casa mia di americano non c'è proprio niente. Rassomiglia piuttosto ad un antico maniero tedesco ed è proprio per questo che ho deciso di stabilirmici. La considero come una fortezza... la fortezza di Superman!

- DOBBIAMO FARTI I COMPLIMENTI PERCHE' HAI SCOPERTO UN ALTRO CANTANTE FANTASTICO. COME E QUANDO HAI CONOSCIUTO MATS LEVEN?

E' successo un paio di anni fa, quando, in occasione di un mio concerto svedese, ho avuto l'opportunità di sentire questo nuovo cantante del mio Paese. Lui faceva parte di un gruppo chiamato Abstrakt Algebra, in cui suonava anche Leif Ediling, un ex-Candlemass che è anche un nostro buon amico. Leif sapeva che ero alla ricerca di un cantante e mi ha mandato una copia del Cd della band, che mi ha impressionato quanto alle parti vocali. Così ho pensato che era il caso di dare una chance a Mats e l'ho fatto venire negli Stati Uniti per provare. Direi che è un grande interprete e tutto sta funzionando a meraviglia.

- LE PARTI DI BATTERIA SONO STATE SUONATE DA COZY POWELL, UN ALTRO "ZINGARO" DEL ROCK'N'ROLL. TI SEGUIRA' IN TOUR?

Ho scelto di lavorare con Cozy semplicemente perché è uno dei migliori batteristi della storia dell'hard rock. Sono sicuro che verrà in tour con me perché l'album gli piace molto ed è coinvolto al 100%. Non avrò neanche bisogno di chiederlo, ma glielo comunicherò direttamente. Stiamo facendo di tutto per trovare degli spazi adeguati, visto che lui è impegnato anche con le registrazioni del nuovo album solista di Brian May.

- A LIVELLO DI PRODUZIONE SEI VOLUTO ANDARE SUL SICURO CON UNA VECCHIA VOLPE COME CHRIS TSANGARIDES. QUAL'E' STATO IL SUO RAGGIO D'AZIONE DURANTE LE REGISTRAZIONI DI "FACING THE ANIMAL"?

Io e Chris abbiamo iniziato la nostra collaborazione già da lungo tempo ed infatti lui si è occupato anche della produzione del mio precedente lavoro. Andiamo d'accordo perchè lui è una persona molto accurata e puntigliosa e la pensiamo allo stesso modo su molte cose. E' per questo che ho deciso di coinvolgerlo anche per questo ulteriore progetto che sto mettendo a punto con l'Orchestra Philarmonica di Praga e difatti lui si sta occupando dei vari arrangiamenti.

- VISTO CHE SIAMO ENTRATI IN ARGOMENTO, MI PUOI DIRE COME STA PROCEDENDO IL LAVORO PER QUESTO ALBUM, CHE VEDE REALIZZARE I TUOI SOGNI RIGUARDO LA MUSICA CLASSICA?

Il lavoro dovrebbe essere terminato entro un paio di settimane e mi rende del tutto orgoglioso perché penso di avere realizzato una cosa unica. Se hai in mente di cercare paragoni con il concerto che i Deep Purple registrarono con la Royal Philarmonic Orchestra, sei fuori strada perché in questo progetto non c'è assolutamente rock'n'roll, ma solo musica classica. Io ho scritto la maggior parte del materiale e non c'è alcuno spazio per un cantato rock e per virtuosismi hard rock. E' vero che suono la chitarra elettrica, ma viene usata in modo classico, così come potresti ascoltare il violino in opere di Bach e di Vivaldi. Ci sono molte variazioni e ritengo che sia un'opera complessa e intricata. Spero comunque che riesca a suscitare il gradimento dei fans dell' hard rock. Questo album uscirà dapprima solo per il mercato giapponese, mentre dovrebbe essere disponibile per l'Europa in autunno.

- IL TUO TASTIERISTA, MATS OLAUSSON, E' TECNICAMENTE UN MOSTRO EPPURE NON E' ANCORA CONOSCIUTO AL GRANDE PUBBLICO. VUOI SPENDERE DUE PAROLE SU DI LUI E SUL SUO CONTRIBUTO?

Mats è un eccellente tastierista, è vero, ma cosa ancora più importante è un musicista completo e preparato. Oltretutto è con me da più di nove anni, per cui conosce alla perfezione tutte le pieghe del suono della band e capisce al volo qual'è la direzione in cui vogliamo andare.

- DOPO IL PERIODO TRASCORSO CON LA MUSIC FOR NATIONS, IL TUO RITORNO AD UNA MAJOR COME LA POLYGRAM SEMBRA ESSERE PERLOMENO IN CONTROTENDENZA. COM'E' NATO L'ACCORDO TRA TE E L'ETICHETTA?

C'è stato un periodo, soprattutto qui in America, in cui le major si occupavano troppo di promuovere gruppi non buoni, o almeno formazioni che io ritenevo non all'altezza per cui ho pensato di scegliere un'altra situazione, firmando per la Music For Nations. Ora mi sembra che anche tra le majors sia tornata la voglia di occuparsi di questo tipo di rock ed è questo il motivo per cui sono tornato di nuovo con la Polygram. Sono eccitato all'idea di essere nuovamente con loro perchè vedo che mi tengono in grossa considerazione.

- MA ALLA POLYGRAM, IN QUALCHE MANIERA, TI HANNO PRESSATO PER OTTENERE QUALCOSA DI PIU' "APPETIBILE" A LIVELLO TREND?

Vuoi scherzare?!? Io non ho mai seguito le mode, mi sono sempre fatto i cavoli miei e quindi non vedo perché dovrei cominciare proprio adesso... io sono come sono. I Deep Purple, Jimi Hendrix, Bach e Beethoveen mi hanno aiutato a crescere e ancora oggi è questa la musica che mi piace ascoltare. Il vero problema del rock, oggi, è che in giro non ci sono cantanti degni di questo nome e poi la musica dei nuovi gruppi è così triste...

- PER IL NOSTRO CAPO-REDATTORE IL TUO MODO DI SUONARE CONTINUA A FARE SCUOLA. CONOSCI O HAI SENTITO GENTE COME TIMO TOLKKI DEGLI STRATOVARIUS, MICHAEL ROMEO DEI SYMPHONY X E JOE STUMP?

Spiacente, ma non li ho mai sentiti suonare! (Yngwie non si smentisce... E' davvero un grande! / ndKlaus)

- COME VANNO I TUOI AFFARI LEGATI AL MERCATO DEGLI STRUMENTI? C'E' QUALCHE NUOVO MODELLO DI CHITARRA IN USCITA CON LA TUA FIRMA?

Sì, c'è un nuovo pick-up della Marshall uscito di recente ed inoltre è pronto un nuovo modello di Fender Stratocaster con doubleneck. Non sono molto interessato a questo tipo di cose, ma lavoro solo su nuova strumentazione che mi piace realmente, perché, per il resto, preferisco di gran lunga usare la vecchia attrezzatura, come ti ho detto prima.

- MOLTI GIOVANI CHITARRISTI SI CHIEDERANNO QUANTO DEL TUO TEMPO PASSI, ANCORA OGGI, DOPO MOLTI ANNI, AD ESERCITARTI SULLA CHITARRA OGNI GIORNO...

Poche ore al giorno.

- IN GIAPPONE LE RIVISTE DI MUSICA CONTINUANO A DEDICARTI LE LORO COPERTINE E I RAGAZZI A VENERARTI COME UN DIO. COM'E' ANDATO L'ALBUM DA QUELLE PARTI A LIVELLO DI VENDITE?

E' arrivato al numero uno!

- COSA ASCOLTI ATTUALMENTE OLTRE ALLA MUSICA CLASSICA? FORSE DEL JAZZ O DELLA FUSION?

Ascolto solo musica classica. Amo anche il rock, ma voglio precisare che il rock è un'arte minore se paragonato alla musica classica. E tutto questo perché il rock autorizza la mediocrità... basta guardare tutta la merda che è uscita in questi cinquant'anni!

- CI SARA' L'OCCASIONE DI VEDERTI IN TOUR IN EUROPA E MAGARI ANCHE IN ITALIA?

Assolutamente sì, anche se non conosco ancora i dettagli in quanto il piano delle date non è stato ancora schedulato. Voglio tornare ad esibirmi nel tuo paese dove spesso ho avuto dei concerti da tutto esaurito.

- QUAL E' LA COSA CHE MAGGIORMENTE TI INNERVOSISCE DURANTE I TOURS?

Oh, merda... quando per motivi indipendenti dalla mia volontà sono costretto ad annullare dei concerti. E' una cosa che detesto! L' ultima volta mi è successo in Francia: il nostro tour bus è rimasto bloccato in autostrada a causa dello sciopero dei camionisti e così ho dovuto annullare lo show del giorno dopo a Bruxelles.

- IN TUTTI QUESTI ANNI, HAI MAI PENSATO SERIAMENTE DI UNIRTI AD UNA BAND VERA E PROPRIA?

No, un'ipotesi del genere non ha mai fatto parte di quelli che sono i miei progetti. Mi piacerebbe collaborare con Ronnie James Dio, ad esempio, ma solo a livello di side-project. In questi anni le proposte non mi sono mancate, specialmente dai Deep Purple. Niente di ufficiale, ma almeno un paio di volte il gruppo si è fatto vivo tramite amicizie comuni per saggiare la mia disponibilità a sostituire Blackmore. Ci ho pensato un po', ma alla fine ho risposto no perché sono convinto che Blackmore sia insostituibile. I Deep Purple senza di lui non sono i Deep Purple.

Trascrizione di Valeria Guarnieri.

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