lunedì 27 febbraio 2012

Intervista su Facing the Animal 1998


Intervista raccolta da Paolo Giordano


Bla, bla, bla. Yngwie Malmsteen parla a ruota libera, rotola sul tappeto di parole con la stessa nervosa agilità di un gattino divertito e un poco affamato di carezze. Lo fareste anche voi, lo farebbero tutti, c'è da scommetterci. O probabilmente lo farebbero se fossero sdraiati sull'asciugamano di spugna accanto alla piscina, se il garage di casa fosse grande come un palazzetto e pieno di auto (lussuose) come un parcheggio di Sankt Moritz, se tutto il mondo (metal) levasse il cappello ogni volta che si alza il sipario. Se foste lui, insomma. Così fortunati, così ammirati, così bravi, al punto da poter controllare persino le oscillazioni della propria bilancia. Quando si pesa, Yngwie "ditaveloci" può scegliere dove fermare l'ago: sui cento chili, oppure sulla tonnellata, a seconda che si presenti in déshabillé oppure vestito di tutta la sua presunzione, che è enorme come solo negli artisti è dato scoprire. Da bimbo, probabilmente, non desiderava diventare un semplice esploratore, oppure pilota, oppure pompiere come tutti; le sue ambizioni erano molto meno vaghe, sognava l'unico mestiere che non ha un ordine professionale né un sindacato: il mestiere del migliore in assoluto. Né più, né meno, eventualmente più, molto di più. Solo il caso ha deciso che si giocasse i suoi sogni come chitarrista e per qualche tempo - la seconda metà degli anni Ottanta - ha vinto la partita. Persino i suoi più noiosi detrattori non possono che ammetterlo: per cinque anni, Yngwie ha fatto le scarpe a tutti e provocato scariche di rabbia invidiosa a ripetizione. Poi, si è scaricato, ha espulso un po' di ispirazione e inspirato ancora qualche atmosfera di quel composto gassoso che gli psicologi chiamano immodestia. Così dilatato e rotondo, oggi Malmsteen rimbalza sulle critiche, svolazza sugli sbuffi di noia, piroetta allegro sui consigli, oplà. E risponde che tutti dovrebbero ascoltare il suo ultimo album "Facing The Animal" perché è il più bello. Che tutti dovrebbero ascoltare i suoi consigli. Che tutti dovrebbero ascoltare. Che tutti dovrebbero. Che tutti. Che bla, bla, bla.

- NUOVO ALBUM E NUOVO CANTANTE, COME AL SOLITO.

E' vero. Anche "Facing The Animal" è stato registrato con un altro cantante. Mats Levén è un mio amico svedese, ha già avuto esperienze discografiche di un certo rilievo e la sua voce è veramente eccezionale. Perciò, ho deciso che registrasse l'album con me.

- "DECISO"? NON E' UN TERMINE TROPPO FORTE?

E perché? Il nome sulla copertina è il mio, lo studio di registrazione è il mio, sono io che rischio la faccia. Mi sembra giusto avere il diritto di scegliere con chi registrare un album.

- SARA' PER QUESTO CHE BEN POCHI SONO RIUSCITI A RIMANERE A LUNGO NEL TUO GRUPPO, CHE PARE UN VERO UFFICIO DI COLLOCAMENTO.

Non lo so, non mi sembra che chi ha suonato con me abbia avuto grandi risultati senza di me.

- NON C'E' LA PROVA CONTRARIA, PERCHE' HAI COLLABORATO (QUASI) SEMPRE CON MUSICISTI SCONOSCIUTI.

Sconosciuti a te, magari. Io li conoscevo bene, ah ah!

- QUESTA VOLTA ALLA BATTERIA SIEDE COZY POWELL, EX MSG, WHITESNAKE E MOLTI ALTRI.

Come vedi, non mi scelgo solo sconosciuti. Cozy è un grande musicista che da vent'anni è ai massimi livelli. Lo conosci anche tu, mi sembra.

- VERO. MA SARA' LUI A SUONARE NEL PROSSIMO TOUR?

Non lo so, decideremo nelle prossime settimane.

- NON CI SARA', QUINDI. PECCATO, PERCHE' SU "FACING THE ANIMAL" E' DAVVERO POTENTE.

Tutto l'album lo è. Chi mi conosce bene dice che è il mio migliore da tanti anni. Ho impiegato qualche tempo per comporre le musiche, però in studio è filato tutto liscio. E poi sono state necessarie solo poche settimane, non più di tre, per completare le fasi di produzione, mixaggio e masterizzazione. Il che vuol dire solo una cosa: le canzoni funzionano.

- ANCHE LA CHITARRA E' ALL'ALTEZZA. QUALCUNO LA ACCUSA, PERO', DI IMMOBILITA'.

E che vuol dire? Che sono lento?

- TUTT'ALTRO. AL LIMITE SIGNIFICA CHE LA VELOCITA' NON CAMBIA MAI, CHE LO STILE NON PROGREDISCE.

Non mi sembrano accuse fondate. Anche Eric Clapton - e non voglio fare paragoni tra me e lui - suona allo stesso modo da trent'anni, ma nessuno lo rimprovera per questo. Il mio stile è quello, so suonare come siete ormai abituati ad ascoltare e non posso certo cambiare la mia sensibiltà. Però, tento di aggiungere nuovi elementi al mio suono.

- FAI UN ESEMPIO.

Difficile da dire perché si tratta di sfumature tecniche che un orecchio non specializzato non può cogliere. Diciamo che mi apro alle influenze esterne, suono seguendo le leggi dell'animo. In passato, suonavo seguendo le leggi della chitarra. C'è molta differenza, anche se lo stile rimane ovviamente inalterato.

- IN BREVE: PRIMA TI PIACEVA ASCOLTARTI, MENTRE OGGI TI PIACE FARTI ASCOLTARE.

Hai centrato l'obiettivo. D'altronde non ho più nulla da dimostrare. E' tempo di aprire il mio animo anche ai miei fans.

- TI DISPIACE DI NON AVERLO FATTO PRIMA? MAGARI TI SARESTI RISPARMIATO MOLTE CRITICHE.

Ogni cosa ha il suo tempo. Qualche anno fa mi andava di fare così e non sarei stato in grado di agire diversamente. Mica negherai anche che io sia spontaneo?

- PER CARITA', TUTT'ALTRO.

Meno male. Le critiche comunque non mi hanno mai fatto paura. Anche il titolo del nuovo album, "Facing The Animal" (letteralmente "Fronteggiando la bestia" nda) può essere inteso nel senso che guardo in faccia la realtà, anche nei suoi lati peggiori, quali possono essere, per un musicista, i rimproveri della stampa.

- OPPURE DEGLI ALTRI MUSICISTI. PHIL MOGG HA DETTO CHE NON TI HA ACCETTATO NEGLI UFO PERCHE' TI SEI PRESENTATO A LORO SOSTENENDO DI ESSERE IL PIU' GRANDE CHITARRISTA DEL MONDO.

Bella questa. Ho sempre pensato che Phil fosse un grande inventore di parole e me lo ha dimostrato anche questa volta. E' semplicemente accaduto che io ricevetti le offerte degli Ufo e degli Alcatrazz nello stesso giorno, a distanza di poche ore l'una dall'altra. Ho scelto gli Alcatrazz. Quindi, nessuno degli Ufo mi può aver respinto. Sono cose che Phil Mogg dice solo per trovare una giustificazione.

- CHE TRANQUILLITA'. SEMBRI MOLTO PIU' RILASSATO CHE NEGLI SCORSI ANNI.

Hai ragione, in questo momento lo sono davvero. Mi sento in pace con me stesso ed orgoglioso, ho appena terminato un grande album, è una bella giornata e sono seduto qui vicino alla mia piscina.

- PRATICAMENTE UN PERSONAGGIO DA TELENOVELA. MANCA LA STORIA D'AMORE CON LA BELLOCCIA STUPIDA E FATALE.

Sbagli, ho avuto anche quella. Anzi, anche quelle, visto che ci sono molte belle donne nel mio passato.

- ALLORA NON CI SONO DIFFERENZE TRA TE ED UN PERSONAGGIO - TANTO PER FARE UN ESEMPIO - DEL SERIAL "BAYWATCH".

La differenza è che io faccio ciò che dico. Loro recitano ciò che non fanno. Capisci cosa intendo? Io bevo birra davvero.

- COMPLIMENTI. TI MANCA LA CELEBRITA' DA TELEVISIONE, QUELL'IMMENSO CICLONE CHE INVESTE TUTTI I PERSONAGGI (ANCHE) TELEVISIVI.

Pochissimo. Ho sempre saputo che suonando la chitarra non sarei mai andato ai talk show della sera. E neppure me ne frega molto. Magari dovrei pure rispondere su questioni delle quali non mi interessa nulla. Preferisco suonare ed avere solo veri fans.

- I CORSI E I RICORSI DI YNGWIE MALMSTEEN. HAI ESORDITO INCIDENDO PER UNA GRANDE CASA DISCOGRAFICA, POI TI SEI TRASFERITO AD UNA INDIPENDENTE DI LUSSO ED ORA VESTI DI NUOVO LA CASACCA DI UNA MULTINAZIONALE.

Mica male, eh? Sono la dimostrazione vivente che la vita di un musicista è piena di incognite.

- COSA E' CAMBIATO AL MOMENTO DELLA FIRMA CON LA POLYGRAM?

Ho più prospettive, oggi. Come artista mi sono sentito apprezzato anche a livello commerciale. Non sempre le soddisfazioni che derivano dal pubblico sono sufficienti per superare i momenti di crisi.

- NE HAI AVUTI?

A sufficienza. ci sono stati momenti di grave depressione, durante i quali mi sono lasciato andare e ho violentato me stesso.

- IN CHE SENSO?

Lo puoi immaginare. Qualche anno fa, un canale televisivo americano (MTV? nda) mi ha persino accusato di fare violenza sui minori. Mi sono sentito finito e ho esagerato.

- SITUAZIONI NELLE QUALI MOLTI CERCANO RIFUGIO NELLA FEDE.

Anch'io l'ho fatto. Credo molto in Dio, non nella Bibbia, che è un fascio di racconti di grande valore narrativo, ma di scarso rilievo religioso. Il Signore che prego è diverso da quello che mi hanno insegnato ad immaginare quando ero bambino. Avere fede non è stato però un aiuto determinante perchè spesso i problemi della vita di tutti i giorni sono difficili da risolvere uscendo dalla realtà con una preghiera. O forse non ho abbastanza fede.

- COME HAI SUPERATO LA CRISI?

Arrivando lentamente a capire che è tutta una stronzata. Che tutti i discorsi che si fanno in questo ambiente lasciano il tempo che trovano. Dicano pure ciò che vogliono, ciò che interessa è la musica, fare buoni dischi ed andare in tournée.

- LA PROSSIMA QUANDO INIZIERA'?

Ad aprile. Faremo qualche data qui negli Stati Uniti, poi andremo in Giappone.

- C'E' SPAZIO ANCHE PER L'ITALIA?

Ovvio. Amo profondamente l'Italia, tant'è vero che in garage ho due Ferrari.

- CI RISIAMO, IL SOLITO SPACCONE. SE AMASSI DAVVERO L'ITALIA, AVRESTI, AL LIMITE DUE PANDA.

Panda? What's the fuck are you saying?

- MA SI', LA PICCOLA VETTURA DELLA FIAT, VENDUTISSIMA IN ITALIA.

Non la conosco, l'auto più piccola che ho è una jeep Cherokee, ah ah. A parte gli scherzi, per me l'Italia è un simbolo di qualità sotto tutti i profili. Mi piacciono i vini, specialmente il Brunello di Montalcino che bevo sempre quando suono a Firenze o nei pressi. Sono talmente devoto al tuo paese che anche mio figlio si chiamerà con un nome italiano.

- QUALE?

Antonio. Più italiano di così.

Trascrizione di Valeria Guarnieri.

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